Un intreccio di eventi inscatolati gli uni negli altri dove amore, odio, desiderio, amicizia, tutte le infinite sfumature dei sentimenti umani si fondono, per assumere l’aspetto di una favola vera dal sapore agrodolce come l’esistenza. Una malinconica storia d’amore, di destini che si incontrano e di racconti che portano verso altri racconti. Un romanzo ricco di emozioni, scandagliato da un ritmo circolare che trasporta il lettore nel fiabesco mondo circense russo ma anche tra le profonde lacerazioni della Seconda guerra mondiale.
I Noir Col nascono nel 2008 nella provincia di Cosenza da un’idea di Alessandro e Marcostefano Gallo, rispettivamente compositore e autore della band. I primi passi vedono i Noir Col esibirsi in trio acustico per tutta la Calabria, successivamente tra il 2009 ed il 2010 si concentrano sulle proprie canzoni, incidendo diversi brani in studio: nasce nel 2010 così il singolo “Virare verso sud”, edito da Pirames International e nel 2011 arriva l’Ep “Amore in corsivo”, sempre edito dalla stessa casa discografica. Dopo anni pieni di concerti, nel 2016 esce il cd “Virare verso sud”, 11 pezzi con il meglio della produzione Noir Col. Sempre nel 2016, i Noir Col partecipano in veste di coach nel talent The best music team, risultando vincitori alla fine della rassegna.
Alessandro Gallo
Chitarrista e compositore dei Noir Col, è laureato in Discipline economiche e sociali. Ha intrapreso lo studio della chitarra nel 2000, consolidando la propria formazione musicale presso il Saint Louis College of Music di Roma. Attualmente studia Chitarra Jazz presso il Conservatorio di musica "P.I. Tchaikovski"
Marcostefano Gallo
Cantante e autore dei Noir Col, è laureato in Storia dell’arte ed ha pubblicato i romanzi “L’arte di uccidere”, “L’infinito per me” , “La vendetta ha il mio stesso nome” e “Circo Dovrosky”
Virare verso sud è un viaggio musicale nel calore e nella magia del sud.
C’è sempre un sud di qualcosa: il sud d’Italia, il sud del mondo, il sud di noi stessi, ed è ciò che tendiamo a tenere nascosto, ma che poi esce prepotentemente fuori, che lo si voglia o no.
Dal calore della bossa nova (Il Brasile è una delle icone del Sud del mondo) di “Questa notte”, al funk-jazz de “La mia ora”, passando per il blues (la musica popolare degli schiavi africani deportati negli Stati Uniti) di “E non piove più” e “Blues d’appartamento”, fino ad arrivare al pezzo che dà il nome all’album “Virare verso sud”, testamento di echi lontani di un meridione fatto di colore, da non dimenticare e tramandare, ma che al contempo si evolve e non rifiuta il presente.
Virare verso sud è un graffito che resiste sul muro, è una foto custodita gelosamente, ma è anche un satellite lanciato nello spazio. Virare verso sud è il mondo visto attraverso le parole e la musica dei Noir Col.