"Disegnammo una prima veduta della città, arrivandovi, sul bordo d'un torrente che passa al piede della montagna".
Il torrente è il Coriglianeto. Il disegnatore Louis-Jean Desprez, collaboratore di Jean-Claude Rischard, oltre a disegnare la città, illustra con cura le attività che si fanno al fiume. Le lavandaie intende alla battitura dei panni, alla spremitura, fino alla sistemazione degli stessi sui cordoni per l'asciugatura, per poi ritornare(immagine sotto il ponte) con il fagotto sulla testa e sulle braccia alla città. Quella grande vasca nelle vicinanze del ponte testimonia un'altra attività esercitata anche dagli uomini e riguarda la tinteggiatura dei panni. Come le piccole barche e i carri coi buoi dimostrano rispettivamente l'attività della pesca e dei trasporti.
"Uscendo da questa strada cava...si è veramente stupiti del quadro incantevole che si spiega alla vista...ne fummo così sorpresi che il nostro paesaggista fu subito incaricato di disegnare lo stesso sito"
Questa tavola dà solo un'idea superficiale dell'esatto stato geografico dei luoghi. Il disegnatore, Claude-Louis Chatelet , non definisce bene l'architettura del posto, dando solo l'idea dei due colli e della valle, che diventerà poi la Via più importante della Città, Via Nova(Via Roma).
"Una delle vedute più piccanti che abbiamo trovato in questo singolare paese, è stato lo stesso ingresso della città, ove non si arriva che dopo essere passati sotto un acquedotto elevatissimo..."
Con questa tavola, Claude-Louis Chatelet, al contrario della precedente, documenta in modo accettabile lo stato dei luoghi, anche se si inventa sotto l'arcata del ponte un'inesistente porta d'ingresso per la città. Per me resta, dal punto di vista storico, il documento grafico più importante della nostra città.
"Dopo aver preso a prima vista l'insieme di questa piccola città, volemmo averne una veduta tale e quale si presenta verso la metà della strada che vi conduce...lasciando sulla sinistra un piccolo convento dei Cappuccini avevamo, a destra, l'aspetto di una parte della città e di qualche costruzione rustica..."
Con questa tavola, Claude-Louis Chatelet, non si preoccupa di disegnare con esattezza lo stato dei luoghi, ma solo il contesto straordinario che li avvolge. Pertanto anche questa tavola ci dà solo un'idea vaga delle posizioni geografiche delle costruzioni.