Così, nel 1884, su Crono-Istoria di Corigliano
Calabro, Giuseppe Amato scriveva :
La settima chiesa è quella di S. Franceschiello, piccola cappelluccia, ove, si dice dalla tradizione e dalla storia, che il Paolano abbia dormito per quasi due anni. Ivi si conserva la
PIETRA, che servi da guanciale al Santo. Fu ristaurata ed abbellita nel 1857 dal fu Cav. Domenico Solazzi, e che perciò ne acquistò il ius patronato. È posta sotto le mura di S.
Giacomo, nel giardino del convento dei Minimi, in una valletta. È ufficiata a cura e spesa della casa Solazzi, ora Alife. Sull'arco del cancello che mena a questa chiesetta leggesi la
seguente iscrizione, fatta dal nostro dotto, ma infelice sacerdote Pietro Antonio Mollo.
D. 0. M.
VlATOR
HANC DESCENDE PER SEMITAM
REPERIES
SUB SANCTI FRANCISCI PAULANI NOMINE
SACRUM SACELLUM
QUO CORIOLANI MORATUS
ORATION AC COELESTIUM CONTEMPLATIONE
INTENTUS
IN EREMUUM SE RECEPIT
DOMINICUS SOLAZZI CASTRIOTA
EQUES MELITENSIS
ET FERD. II° U. SIC.REGIS
INTIMAE ADMISSIONIS CUBICULARIUS
IURIS PATRONATUS FIT
S. E. S. H.
AD MINIMIS HUIUS COEN. FRARIBUS
COMPARATUM
PIA ISTAURAVIT EXPOLIVITQUE MUNIFICENTIA.
A. D. MDCCCLV
Sul muro interno della cappella, a parte sinistra, si legge ancora un'altra iscrizione, fatta dallo stesso sacerdote Mollo ed è la
seguente:
D. O. M.
SACELLUM DIVI FRANCISCI A PAULA
VETUSTATE PENE COLLAPSUM
EQUES DOMINICUS SOLAZZI CASTRIOTA
CIVIS CORIOLANENSIS
PATRONATUS IURE EX DECRETO
S. R. C. EPISCOPORUM ATQUE REGOLARIUM
RITI SIBI ADSERTO
S.P.ISTAURARI ORNARIQUE IUSSIT
UT QUO IN LOCO
SANCTISSIMUS ILLE VIR
SUB DIO PER NEMUS
CAPITE IN SILICEM DEFLEXO
BREVES CAPTABAT SOMNOS
HOC NON MINUS FACTI
QUAM MAJORUM PIETATIS MONUMENTUM
BRUTIORUM OMNIUM VENERATIONI SERVARET
A. D. MDCCCLV