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L'istituzione del Liceo Scientifico di Corigliano

di T. Mingrone e V. Romio

Lo stato dell'istruzione a Corigliano Calabro

 

Anche a Corigliano, come altrove, nella prima metà dell'ottocento, l'istruzione era assicurata, prevalentemente, dagli ordini  religiosi, o, episodicamente, da privati cittadini. Tuttavia le occasioni  di istruzione erano limitate e solo chi aveva la disponibilità economica mandava i figli a studiare fuori. Si avvertiva il bisogno  di un'organizzazione scolastica che potesse soddisfare le esigenze di istruzione di una popolazione più vasta, e, dopo molti tentativi andati a vuoto, a processo unitario avvenuto, dal nuovo Governo italiano il Consiglio Comunale di Corigliano ottenne risposte concrete alle richieste di istituzione di un ciclo di istruzione elementare. A partire dagli anni 1862-63, fu concesso di attivare quattro classi maschili e quattro femminili, a condizione che il Comune si addossasse ogni onere finanziario. Ben presto la popolazione scolastica crebbe e fu necessario aumentare il numero delle classi a dodici. Come sede della scuola fu scelto inizialmente l'ex Convento dei Liguorini, al quale poi si aggiunsero la sede presso il Convento di San Francesco e quella presso il Convento delle Riforme. Cresciuti gli alunni delle scuole elementari, si sentì un bisogno diffuso e pressante di usufruire di un'istruzione media. Interprete  di questa esigenza fu l'Amministrazione Comunale, che chiese ed ottenne l'istituzione di un corso inferiore di studi, tipo Ginnasio. E così, a partire dal 5 dicembre 1865 cominciò a funzionare il Ginnasio, con annesso il Convitto comunale, che ospitava gli studenti di tutto il territorio circostante e che avrebbe rappresentato per molti decenni una istituzione fondamentale per la crescita culturale della città. Il Ginnasio era articolato in un triennio inferiore, corrispondente a quella che poi sarebbe stata la scuola media e in un biennio superiore, corrispondente alla IV e V ginnasiale. Il corso superiore di studi era costituito dal liceo classico, di durata triennale. Il Ginnasio ottenne il pareggiamento nel 1889 e negli anni trenta del '900 sfiorò il numero di 200 alunni. Per chiudere il ciclo dell'istruzione superiore a Corigliano mancava tuttavia una scuola secondaria completa e la carenza, nei primi decenni del '900, cominciò ad essere avvertita sia da  quella fascia di popolazione borghese e benestante, che mandava  a studiare fuori i propri figli, sia dalla piccola borghesia che vedeva nell'istruzione l'unica possibilità di riscatto. Il Ginnasio godeva di buona fama e di buona salute, il Convitto era sempre pieno di studenti, tanto che, più di una volta, il Comune fu costretto  ad intervenire sulla struttura dell'edificio per adeguarlo alle necessità crescenti di spazi. La gestione del Convitto-Ginnasio fu a totale carico del comune, che nominava il Consiglio di amministrazione, gli insegnanti, il personale di servizio e si accollava tutte le spese di gestione, che venivano, in parte, coperte dalle tasse scolastiche e dalle rette dei convittori, i quali rappresentavano quasi i 2/3 degli studenti e provenivano da tutto il territorio circostante. Tuttavia la mancanza di un ciclo completo di istruzione superiore in città obbligava gli studenti, che avevano ultimato il Ginnasio, a completare altrove, tra mille disagi, gli studi liceali. Per coloro che non potevano sostenere le spese di mantenimento, l'alternativa era l'interruzione degli studi. A partire dall'inizio degli anni trenta le pressioni sull'Amministrazione, perciò, divennero insistenti, anche da parte del corpo docente del Ginnasio, tanto che l'Amministrazione Comunale cominciò a muovere i primi passi, fra incertezze e titubanze. Nel febbraio del 19353, il Comune ricevette una rinnovata proposta dell'A.N.D.C. per l'istituzione di una Scuola Media Superiore, a scelta fra Liceo classico, Liceo scientifico e Magistrale. L'A.N.D.C., Associazione Nazionale per la Diffusione della Cultura, era abilitata, in base al R.D. n.1451 del 27 ottobre 1932, ad istituire e gestire Scuole medie parificabili. Il Comune, attraverso la persona del Podestà Francesco Caruso, aderì alla proposta con convinzione ed interesse tanto che il Commissario Straordinario Governativo dell'A.N.D.C., dott. Giuseppe Mastropasqua, venne invitato a Corigliano per prendere visione di persona dei locali che avrebbero accolto il nuovo corso di studi. Per dare maggiore forza alla richiesta di istituzione di una scuola superiore, il Podestà interessò della vicenda anche un vecchio alunno del Ginnasio, che aveva fatto una brillante carriera, il Commendatore Pietro Tricarico, Direttore Generale di Antichità e Belle Arti presso il Ministero4, che non mancò di interessarsi della vicenda. Il Commissario Straordinario dell'A.N.D.C. ritenne più opportuna l'istituzione di un Istituto Magistrale, che, secondo lui, avrebbe potuto avere un maggior numero di alunni e una maggiore sicura durata. Il Podestà, a nome del Comune, invece, pur consapevole che nelle vicinanze vi erano già tre licei classici, espresse, in prima  battuta, parere favorevole alla istituzione di un Liceo classico, come completamento degli studi ginnasiali, dichiarandosi disponibile ad approntare i locali idonei per le nuove aule ed a farsi carico degli oneri finanziari conseguenti. Probabilmente in tale scelta pesò il parere del Preside del Ginnasio, prof. Fortunato Bruno, al quale era stata espressamente richiesta una valutazione della proposta dell'A.N.D.C. La decisione prese corpo nella delibera del 4 maggio 1935, con la quale venne inoltrata al Prefetto e al Provveditore agli Studi di Cosenza la richiesta di istituzione di una prima classe del Liceo Classico nella città, per l'anno scolastico 1935-1936 con il completamento negli anni successivi delle altre due classi. Per l'anno 1936 venne impegnata in bilancio la somma di lire 16.000, per il 1937 la somma di lire 32.000, per il 1938 la somma di lire 48.000. In città si coltivavano buone speranze sulla istituzione del  Liceo, ma nel settembre del 1935 arrivava la risposta negativa del Prefetto, che faceva suo il parere del Provveditore: il diniego  all'istituzione di un liceo classico nel paese era determinato dalla vicinanza di tre licei classici, già esistenti a S. Demetrio  Corone, a Rossano e a Castrovillari. Infatti, a San Demetrio Corone, era in attività il Collegio di S. Adriano, già diventato nel 1810 Liceo delle Due Calabrie, statizzato nel 1923, tradizionale fucina di forti personalità. A Rossano il Liceo classico, la cui istituzione era stata richiesta dal Comune nel 1915, aveva preso a funzionare effettivamente dall'anno scolastico 1924-1925 e aveva avuto il riconoscimento statale nel 1935. Era, infine, funzionante il Liceo Classico di Castrovillari istituito nel 1931. Stante questa situazione, sia la Prefettura che il Provveditore, per venire incontro alle effettive e reali esigenze della cittadinanza coriglianese, proposero l'istituzione nella nostra città di un Liceo scientifico, visto che non ve ne era alcuno esistente né  nel capoluogo né nella Provincia. Il Liceo scientifico era stato introdotto nel nostro ordinamento  scolastico con la riforma Gentile e derivava dalla fusione della sezione moderna del liceo classico con l'indirizzo fisico matematico dell'istituto tecnico. Aveva un corso di studi di durata quadriennale e dava accesso solo alle facoltà universitarie tecnico-scientifiche. Il raggiungimento dell'obiettivo di dotare la città di un ciclo completo di istruzione superiore sembrò, comunque, allontanarsi nell'immediato, perché l'A.N.D.C. nel 1937 venne soppressa e quindi si perse il punto di riferimento istituzionale per la gestione della nuova scuola. Bisognava attendere un anno per riavviare le trattative. Infatti il 3 giugno del 1938 venne istituito con decreto regio l'È.N.I.M. (Ente nazionale per l'insegnamento medio), trasformato con legge del gennaio 1939 in E.N.I.M.S. (Ente nazionale  per l'insegnamento medio e superiore).  All'È.N.I.M.S. venivano attribuite le funzioni di istituzione, gestione e vigilanza delle scuole medie non regie e dei corsi che avevano "per scopo di impartire l'istruzione per il conseguimento di titoli di studio di istruzione media, classica, scientifica, magistrale, tecnica e femminile". La legge di istituzione del- l'E.N.I.M.S. autorizzava l'Ente ad aprire scuole e corsi, su tutto il territorio nazionale, previa approvazione del Ministero per l'Educazione nazionale, fra le altre, alle seguenti condizioni: a. che l'istituzione avesse sede in locali adatti e salubri e disponesse dei necessari mezzi tecnici e didattici, che fossero assicurate, col rispetto delle norme relative, le  esercitazioni pratiche, se richieste dagli ordinamenti scolastici e che la direzione e i singoli insegnamenti fossero affidati a  persone in possesso dei necessari,requisiti morali e politici, nonché dell'iscrizione all'albo professionale o del titolo legale di abilitazione,che da apposito piano finanziario risultasse assicurata la  possibilità di funzionamento della scuola o del corso di cui si chiedeva l'autorizzazione. Le spese per gli accertamenti necessari ai fini della concessione furono a carico dell'Ente richiedente l'apertura della scuola, come a carico del medesimo fu anche la tassa annua di funzionamento. Il decreto-legge del 1938 di istituzione dell'Ente prevedeva, altresì, che le scuole non regie istituite o gestite direttamente o per delega dall'E.N.I.M.S. godessero del pareggiamento o riconoscimento legale, una volta che le ispezioni effettuate  avessero rivelato il positivo andamento scolastico e avessero  accertato l'esistenza delle condizioni richieste. Le scuole non regie e i corsi autorizzati dai regi Provveditori agli Studi erano tenuti a chiedere, entro un anno dalla entrata in vigore della legge, la conferma della autorizzazione, versando all'E.N.I.M.S., qualora avessero ottenuto la conferma stessa, la tassa annua di funzionamento. Ricostituito il riferimento istituzionale con l'E.N.I.M.S., l'opinione pubblica riprese a fare pressione e gli stessi professori del Ginnasio sollecitarono interventi. Importante, a questo riguardo, risultò una riunione dei docenti del Ginnasio del 23 febbraio 1939, alla quale parteciparono, su invito del Preside f.f. Marcotullio Sabatino, "i professori Rev. Schiano Andrea, Sig.ina Pichi Ida, Sig.ra Gallerano-Cuiuli Fiorentina, sig. Gallerano Vincenzo, Alberti Luigi, Bria Pietro, Merolla Luigi, Santelli Ernesto e Borromeo Ernesto ed anche il Prof. Bruno Fortunato, preside a riposo del Ginnasio, il Segretario del Fascio, Donadio Adolfo, il Comm. Avv. Fino Gaetano, il  Segretario Comunale Marino Vincenzo, il ragioniere del Comune, Favaro Giorgio". La riunione ebbe per oggetto la "Sistemazione del Ginnasio Garopoli in rapporto al nuovo ordinamento scolastico" e si concluse con un ordine del giorno indirizzato al Commissario Prefettizio di Corigliano, Comm. Avv. Mario Caruso, affinchè disponesse quanto in suo potere per l'istituzione del Liceo scientifico. Nell'ordine del giorno della riunione si evidenziò: "Che il Ginnasio Garopoli, fondato, con l'annesso Convitto Comunale, il 1865 e pareggiato il 1889, svolge ininterrottamente,fervida e feconda, l'opera educativa da settantaquattro anni, di cui cinquanta di pareggiamento; Che esso è l'unico istituto medio di un paese che conta circa ventimila abitanti ed è il più ricco e prolifico tra i comuni della Provincia; Che l'edificio del Ginnasio sorge, tra vasto orizzonte popolato d'aria e di luce, in un luogo opportunissimo allo studio e al profitto; Che il Comune, orgoglioso e geloso del suo Istituto, per il quale non ha tenuto mai conto di spese e sacrifici, ne ha di recente rifatti, migliorati e abbelliti i locali secondo le vigenti esigenze igieniche e didattiche; Che il Ginnasio è stato sempre finora ardente di patriottismo ed è ora non secondo nel seguire la via tracciata agli studi dal Duce; Che, per le sue speciali prerogative, è prescelta sede di cultura, non solo dai giovani dei paesi vicini, ma da tanti altri della Provincia e di fuori Provincia, s'da vantare una media annua di duecento alunni; Che, dovendosi trasformare in scuola unica, le sue tre prime classi, per effetto del nuovo ordinamento scolastico, il Ginnasio verrebbe ad essere dimezzato, con gravissimo scapito della sua popolazione scolastica e dei bisogni culturali della cittadinanza coriglianese, se non si istituisse-necessario complemento-li liceo; Che il liceo da doversi qui improrogabilmente istituire è quello scientifico, che manca addirittura  nella Provincia e che pur corrisponde ad un bisogno generalmente  sentito in Corigliano e nel territorio cosentino; Che, per ora, basta ne sorga la prima classe, la quale sarebbe certamente frequentata dagli alunni dell'attuale quinta ginnasiale;  Che con tale provvedimento, Corigliano, nel 1940-quando sarà  attuata la Carta della Scuola-si troverebbe già in cammino, con fervido spinto fascista, nel nuovo piano degli studi. Sulla base di questo documento, che interpretava la volontà della città, sulla base del parere favorevole espresso nel 1935 dal Prefetto e dal Provveditore, l'11 marzo del 1939 con delibera n. 55, l'Amministrazione Comunale di Corigliano, nella persona del Podestà, dott. Pasquale Marcelle Cimino, ufficialmente avanzò al Provveditore agli Studi di Cosenza richiesta di istituire una nuova Scuola Media Superiore, tipo Liceo scientifico a partire  dall'anno scolastico 1939-1940, con la sola prima classe, e, gradualmente, negli anni successivi, con le altre classi. Nell'atto deliberativo il Comune affermò di avere sufficienti risorse economiche per mantenere le spese di gestione e previde di stanziare per il funzionamento della prima classe la somma di lire 20.000, di cui 14.000 per il personale insegnante e 6.000 per l'arredo dell'aula, per l'attrezzatura del Gabinetto di scienze e  per le spese di ufficio.   Nello stesso tempo il Podestà si attivò con l'E.N.I.M.S. per chiedere l'associazione all'Ente e per richiedere l'istituzione del  Liceo. A dire il vero l'iter burocratico risultò alquanto complicato, perché bisognava far seguire all'atto deliberativo del Comune tutta la documentazione occorrente, dal programma di insegnamento all'elenco dei professori, dalla pianta dei locali al piano finanziario dell'intero corso di studi. Sembrò facile ma non lo fu, tanto è vero che al Comune, che aveva cercato di bruciare le tappe, per guadagnare tempo nell'apertura della scuola, venne restituita l'intera pratica da parte del Provveditore agli Studi, in data 16/05/1939. Quest'ultimo fece notare per iscritto che bisognava tenere distinte due questioni che il Comune aveva accomunato (autorizzazione all'istituzione ed associazione all'E.N.I.M.S.): "Prima  bisogna ottenere l'autorizzazione ad istituire il Liceo, dopo si penserà all'Associazione, perché è chiaro che non può chiedersi l'associazione per un istituto che ancora non funziona. Perché un  istituto privato possa ottenere l'Associazione deve rispondere a dei requisiti che per il momento non sono controllabili in un istituto che non esiste." Il Provveditore, inoltre, fece notare che l'insegnamento della lingua straniera doveva riguardare una lingua diversa da quella insegnata nell'istituto medio di primo grado, e che perciò non poteva essere la lingua francese, se questa era già insegnata nel ginnasio. Il Comune, dopo aver promesso di rettificare l'insegnamento della lingua e dopo aver apportato le altre modifiche richieste, ripresentò la richiesta al Provveditore, facendo seguire anche un versamento di £ 500, espressamente richiesto, quale deposito per le indennità da pagare alla persona che avrebbe eseguito la ispezione per la istituzione dell'istituto. Intanto il Podestà premette anche sul Prefetto, cercando di eliminare alcune perplessità e alcuni dubbi emersi in seno alla  iunta Provinciale Amministrativa che dimostravano quanto la nascita del Liceo non fosse ben vista fuori Corigliano. Con lettera del 30/05/1939, il rappresentante del Comune riassunse tutti i motivi validi per l'istituzione della scuola e ricordò l'impegno preso nel 1935 dal Provveditore a favorire l'istituzione di un Liceo scientifico. L'attenzione fu vigile ed ogni resistenza fu vinta, così che la richiesta del Comune di Corigliano venne approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa in data 30 giugno 1939. A partire dall'anno scolastico 1939-40 fu autorizzata, pertanto, l'istituzione di una scuola media superiore, tipo Liceo scientifico, con l'avvio non di una classe, ma di due, la I e la II. Era il primo passo. L'E.N.I.M.S., intanto, fece conoscere l'ammontare della somma occorrente per le due classi iniziali, consistente in £ 47.000 e aggiunse anche che "la cifra era passibile di eventuale riduzione se, previ accordi personali fra rappresentanti del Comune e dell'Ente", fosse stato possibile il reclutamento di buon personale insegnante residente in zona. A tal proposito chiese, con la maggiore sollecitudine possibile, un elenco nominativo di laureati o diplomati affidabili e idonei all'insegnamento in un liceo. Inoltre l'Ente richiese una relazione illustrativa dell'ambiente locale e delle zone limitrofe, delle caratteristiche economiche e della popolazione scolastica, oltre ad una piantina dei locali che avrebbero ospitato la scuola. Il Podestà rispose con sollecitudine e chiese di poter incontrare il Commissario dell'Ente o altro rappresentante per poter chiudere la pratica. E così dal 21 al 25 agosto del 1939 il Podestà Cimino si recò a Roma per definire con l'Ente le modalità della istituzione e della gestione del Liceo, viaggio testimoniato dalla deliberazione n. 307 del 2 settembre 1939, con la quale si provvedeva ad un rimborso di £ 460,90 a favore del Podestà,  per le spese sostenute durante il viaggio. Per rendere operativa la nuova scuola ed effettiva la funzionalità della stessa, l'Amministrazione Comunale tradusse gli accordi romani nella delibera n. 306 del 26 agosto 1939, con la quale all'Ente Nazionale per l'Insegnamento Medio Superiore, con sede in Roma, venne ufficialmente affidata la gestione delle  due prime classi. Il Comune si impegnò a garantire la somma complessiva di lire 45.000, con leggera riduzione sulla cifra iniziale, per il funzionamento delle due prime classi e, nel caso in cui la riscossione delle tasse scolastiche fosse stata inferiore all'introito previsto, si impegnò, altresì, a ricorrere all'integrazione della cifra con risorse proprie. Nella previsione che sarebbero servite altre aule, il Podestà  Cimino affidò agli ing. loele e Morelli l'incarico di ristrutturare parte dell'edificio, per ricavarvi le aule necessarie per il funzionamento delle classi del liceo. I tecnici incaricati già lavoravano ad un progetto di sistemazione delle rete idrica e fognaria del- l'edificio e di approntamento di nuovi locali per i convittori, che aumentavano di numero. Si giunse, così, al completamento di un iter lungo e faticoso, con grande soddisfazione della cittadinanza coriglianese e delle tante famiglie di studenti forestieri, alloggiati presso il Convitto Garopoli. Si trattò, in sostanza, di una scuola privata, istituita direttamente dall'E.N.I.M.S., Ente riconosciuto, autorizzato a ciò, su  delega del Comune di Corigliano. Che a gestire la scuola coriglianese fosse l'Ente privato fu subito chiarito nell'ottobre del 1939, prima dell'apertura effettiva del Liceo, quando l'E.N.I.M.S., nella persona del Commissario Paolo Ceci, scrisse una lettera risentita al Podestà, ricordando che non era il Comune di Corigliano ad aver aperto il Liceo scientifico ma che l'istituzione dello stesso era avvenuta direttamente  ad opera del Commissariato dell'Ente, per delega del Comune. Ricordava, altresì, che ogni provvedimento di natura didattica spettava esclusivamente all'E.N.I.M.S., come esplicitamente sancito nella convenzione stipulata. Per i Licei scientifici le competenze relative agli edifici scolastici, all'arredamento, ai servizi, al materiale didattico e scientifico spettavano alle province, mentre per le altre scuole le competenze erano dei Comuni. Questo valse per i regi licei governativi, ma non per il nostro liceo, che gravò completamente sul bilancio comunale, sia per la struttura che per gli arredi, il materiale didattico e il personale docente e inserviente. Le varie condizioni che regolavano l'affidamento al- l'E.N.I.M.S. furono, comunque, contenute nella convenzione approvata dal Comune, con la quale si attribuì all'Ente affidatario la totale responsabilità e autonomia sul piano didattico, disciplinare  ed amministrativo. Il contratto con l'E.N.I.M.S., recepiva la 
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